domenica 27 novembre 2011

De restitutione spoliatorum

Provate ad aprire il Decretum di Graziano in questa bella edizione del Cinquecento messa in rete dall'Università della California. Guardate come è fatto il testo e la glossa, leggete e poi ne parliamo a lezione

martedì 15 novembre 2011

Alessio e Marco

Alessio e Marco hanno riportato l'attenzione sulla Gewere - vestitura - apparenza del diritto. Marco ha trovato l'articolo che ho scritto per riassumere le ricerche che ho fatto. Se volete lo posso distribuire. Il punto che ci interessa, per ora, è la costruzione di un istituto "germanico" che si sarebbe contrapposto ai principi romani. In realtà si contrappone ai principi che i pandettisti indicavano come romani, riferendosi a un diritto romano classico che non era quello giustinianeo ed era fondato su fonti in gran parte ricostruite in modo congetturale. Seguendo l'articolo di Köbler sull'origine della Gewere, invece, andiamo indietro a un'idea "dinamica" del revestire che si adatta meglio alla mentalità tardo antica e medievale: non importa definire i diritti soggettivi, ma piuttosto elaborare srumenti efficaci per la tutela degli equilibri economici e di potere.
Ne parliamo oggi.

domenica 13 novembre 2011

Chiara, Paola, Marta, Federica

Molte osservazioni acute e pertinenti, e alcune citazioni di libri importanti e stimolanti. In particolare, i brani di Gurevich citati da Paola sono tratti dal lavoro di un grande studioso, che sapeva leggere il Medioevo alla luce delle categorie giuridiche. Sottolineano un punto fondamentale: lo status, cioè la posizione di un soggetto nella ragnatela di poteri e doveri della società medievale, può essere pensato come un vestito, che comprende poteri e diritti, e doveri di fare e di dare. Vi ricordati quel che diceva Gierke della funzione sociale delle proprietà? Era un germanista che conosceva bene questo sistema medievale, nel quale non la titolarità privatistica, ma la vestitura/Gewere garantiva un potere sulle cose e nello stesso tempo un dovere di tutela e protezione nei confronti di alcuni altri soggetti, che a loro volta avevano poteri e doveri "minori".
Sarà vero questo anche per il mondo romano, come suggerisce Chiara? Non lo so, sinceramente, perché non sono romanista. Certo il problema della distinzione fra diritto soggettivo e azione fu affrontato dai glossatori fin dal XII secolo.
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Allora domani Biblioteca. Buon lavoro

martedì 8 novembre 2011

Anders Winroth a Roma Tre

Per gli studenti di Diritto Comune la partecipazione è fortemente consigliata

martedì 1 novembre 2011

Diritto e teologia

Bene: le teorie sulle origini delle Quaestiones le avete riassunte. Ma è solo questo il punto? Chi ha letto l'articolo di Gouron avrà notato che ci sono riferimenti a molti altri articoli scritti da lui stesso, che danno un quadro inedito della letteratura giuridica del XII secolo. Molte opere che Cortese ritiene italiane, secondo lui sono francesi. Alcune delle più famose sarebbero addirittura scritte non da giuristi, ma da teologi parigini, orgogliosi di conoscere il diritto romano scoperto e studiato da poco. In un passaggio, poi, Gouron accenna al fatto che non Martino (homo spiritualis e amico della Chiesa), ma Bulgaro avrebbe influenzato questi teologi interessati a Giustiniano.
Non vi pare che tutto il quadro sia dissonante da quanto avete studiato in Cortese? La nascita della scienza giuridica è legata al sorgere della teologia scolastica di Parigi, almeno per quanto riguarda le summae e le opere più originali. A Bologna, a quanto pare, si facevano soprattutto glosse.